CLASSE 2E - CERTALDO, 21/02/2022>


L'IMPONENTE MURO DEL SAHARA OCCIDENTALE

Un muro di sabbia lungo più di 2720 km si trova nel Sahara occidentale e divide quest’ultimo dal Marocco. 

È stato costruito dal Marocco a partire dal 1980 e terminato nel 1987. 


Il territorio del Sahara Occidentale, occupato fin dal 1975 dall’esercito marocchino, è considerato dalle Nazioni Unite come l’ultima colonia africana esistente, ancora in attesa di decolonizzazione. La popolazione saharawi è quindi oggi divisa tra chi nel 1975 lasciò le proprie case rifugiandosi per sempre nel deserto algerino e chi non ha mai lasciato il Sahara Occidentale e vive sotto occupazione. 


La foto delle del muro del Sahara Occidentale è stata gentilmente concessa da Camilla Caparrini



La costruzione del muro si divide in 5 fasi: 

 - La prima fase di edificazione non ha niente a che fare con il muro definitivo. 

 - La seconda parte del muro è stata edificata nel 1984, quando esso tagliò in due il territorio controllato dal Fronte Polisario (forza armata Saharawi) e disegnò il tracciato del ‘muro definitivo’.

 - La terza risale ancora al 1984, inglobando ad est una parte del territorio confinante con il Marocco, con il centro abitato di Hauza. 

 - La quarta espansione, nel 1985, rasenta il confine algerino .

 - La quinta fase, nel 1987, ha portato le truppe marocchine vicino ai confini mauritani. 

Attorno al muro, il territorio è disseminato di mine ed è quindi diventato una zona militare con numerosi bunker. Esso avrebbe, secondo il governo marocchino, uno scopo strategico-difensivo, mentre, secondo la popolazione del Saharawi, in realtà la struttura serve a tenere sotto controllo il territorio. La missione ONU Minurso, attiva nel territorio dal 1991, vigila sulla tregua militare e ha il compito di organizzare il referendum che dovrebbe condurre il popolo saharawi a decidere del proprio futuro, con il riconoscimento dello stato del Sahara occidentale, ma che ancora non si è svolto.

Il 13 novembre 2020 le agenzie di stampa mondiali hanno riportato la ripresa del conflitto tra il Regno del Marocco, che ha violato il cessate il fuoco. Il 30 marzo 2020 le unità popolari dell'Esercito di liberazione popolare Saharawi hanno bombardato alcune postazioni strategiche marocchine dislocate lungo il muro. Con la ripresa del conflitto cresce così quotidianamente la repressione delle forze marocchine contro la popolazione civile saharawi, e costanti sono le violazioni dei diritti umani in quel territorio. 


La foto delle proteste nel Sahara Occidentale è stata gentilmente concessa da Camilla Caparrini


Le mine del muro del Sahara Occidentale

La porzione di terra tra Algeria, Mauritania e Sahara Occidentale e la sabbia del deserto sono state un simbolo di morte.

L’area che circonda il muro che divide i campi profughi Saharawi in terra algerina dal Sahara Occidentale è una delle più minate della Terra. Ci sono circa 1 o 2 milioni di mine intorno al muro. La zona est del muro nel 2016 aveva 252 km quadrati di terreno contaminato da mine.



Un albero una mina

Il territorio minato intimidisce la gente, che  “ha paura anche nelle aree bonificate”. Per trasmettere fiducia e voglia di vivere in quel  territorio, la popolazione ha deciso di piantare alberi.

Nel 2013 l’autorità nazionale Saharawi ha portato avanti un progetto per rendere il territorio più ospitale: piantare sette milioni di alberi e creare un muro verde.

L'obiettivo è quello di creare un muro speculare a quello di sabbia marocchino.

Il progetto si occupa anche di rendere più verdi i campi profughi Saharawi in terra algerina. Nei campi profughi verrà piantato un albero per ciascun dei 500 Desaparecidos Saharawi, persone scomparse dall'occupazione marocchina del Sahara Occidentale.

         

I muri nel mondo

Già le prime civiltà costruivano muri e barriere difensive con l'intento di bloccare invasioni o migrazioni di popoli. Tutti i muri sono destinati ad essere abbattuti dai popoli in cerca di libertà e di migliori condizioni di vita. Le prime tracce di muri sono state trovate in Turchia e risalgono a dodici mila anni fa. L'Asia ha il numero più alto di muri, circa 36.

L'Europa è al secondo posto con circa 16 muri situati soprattutto nella zona orientale.

Il 9 novembre 1989 cadeva il muro di Berlino: sono passati 30 anni in cui si è visto il mondo cambiare completamente, ma ancora oggi si continuano a costruire strutture murarie o recinti con filo spinato a scopi divisivi e difensivi.


CLASSE 2E, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CERTALDO, a.s. 2021-22


Sitografia per “L'imponente muro del Sahara Occidentale”:

“biblio.toscana.it”

Sitografia per  “Le mine del muro del Sahara Occidentale”:

Un albero, una mina” di Alice Pistolesi

Non più mine, ma alberi” di Alice Pistolesi

“www.orizzontipolitici.it”

“www.africa-express-it”

www.atlanteguerre.it

https://ogzero.org

“www.skuola.net”

www.wikipedia.org

Sitografia per “I muri nel mondo”:

Https://viedifuga.org

      

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