CLASSE 2B - CERTALDO, 21/03/2022>
INTERVISTA A UN GIORNALISTA D’INCHIESTA
Alessandro de Pascale, giornalista e reporter di guerra, ha pubblicato le sue inchieste, i suoi saggi su numerose testate nazionali; è autore del libro “Telecamorra”. Attualmente scrive su Venerdì di Repubblica.
Le sue indagini si sono orientate da sempre verso il mercato dell’illecito, del malaffare e della corruzione in ambito politico-economico. Tematiche scottanti che hanno portato il giornalista a finire nel mirino delle organizzazioni malavitose. Il giornalista napoletano si è visto recapitare nella cassetta della posta un foglio con un messaggio inquietante: Decidi di vivere, alla vigilia della sua testimonianza nell'aula di giustizia di Napoli, nell’ ambito di un processo per illeciti che coinvolge diverse emittenti radiotelevisive. Abbiamo avuto l’onore di incontrare Alessandro De Pascale di persona, invitato dalla nostra scuola, all’interno del Progetto Il mondo oltre me.
Incuriositi dalla sua attività, abbiamo deciso di porgli alcune domande alle quali lui ha gentilmente risposto.
Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a fare questo lavoro?
Da quando andavo a scuola, la mia materia preferita era scrivere e quando svolgevo la traccia di Italiano, gli insegnanti mi dicevano che scrivevo bene e gli amici invece che ero un bravo oratore. Poi mi sono occupato di volontariato, cercando di stare dalla parte dei più deboli, di quelli che spesso non hanno voce in capitolo ma anche di combattere le ingiustizie e gli abusi di potere. Infine la curiosità mi ha sempre accompagnato e spinto a non accontentarmi di una semplice risposta. Il giornalismo è diventato così il lavoro ideale attraverso il quale ho potuto esprimere le mie passioni.
Consiglierebbe questo lavoro a un giovane ?
Sì, io ho cominciato molto giovane e con una grande passione e motivazione, spinte fondamentali per svolgere questa attività.
Si è mai trovato in situazioni difficili durante le sue indagini?
Sono 15 anni che svolgo a tempo pieno questo lavoro e ho dovuto affrontare in un periodo della mia vita situazioni e momenti difficili ad esempio quando mi sono trovato a lavorare in nazioni in guerra o in paesi ostili nei confronti dei giornalisti, come in Afghanistan, Siria, Palestina, Iraq. Ma fa parte del mestiere.
Da giornalista vorrebbe diventare scrittore? E su cosa vorrebbe scrivere?
Sì, mi piacerebbe molto cimentarmi nella scrittura di un libro basato su una storia vera, ricostruita però attraverso l’uso di testimonianze e documenti oggettivi e narrata con ritmo e tecniche tipiche del romanzo.
Le nostre riflessioni
L’intervista ad Alessandro de Pascale ci ha aperto gli occhi innanzitutto sul significato del fare il giornalista oggi… Abbiamo capito che non è un mestiere per tutti e che le difficoltà sono dovute soprattutto alle scelte che vengono personalmente fatte all’inizio del proprio percorso di vita, chiedendosi da che parte stare per “dare voce” agli ultimi e a quelli i cui diritti vengono calpestati.
CLASSE 2B, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CERTALDO, a.s. 2021-22
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