CLASSE 2D - CERTALDO, 18/03/2022>

LA MISSIONE MINUSMA IN MALI, LUCI E OMBRE

Il 25 aprile 2013, con la risoluzione 2100, l’ONU ha deciso di aiutare la stabilizzazione del Mali, sopraffatto dai conflitti interni. La missione è stata chiamata MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali).


Il Mali era entrato a far parte dei territori coloniali francesi nel 1895, dopo un intenso processo di occupazione iniziato nel 1830 dalla Francia che mirava allo sfruttamento delle risorse naturali e soprattutto minerarie del continente africano. L’Africa Occidentale Francese (AOF) comprendeva le colonie francesi di Costa d’Avorio, Senegal, Guinea francese, Sudan francese insieme a Niger, Mauritania e Burkina Faso aggiunti in un secondo momento. Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale i sindacati e gli studenti del paese hanno lottato per l’indipendenza, raggiunta nel 1960. Nel 1992 Alpha Oumar Konarè è diventato il primo presidente eletto. Ci sono stati lunghi anni di conflitto tra i militari del Mali e i nomadi Tuareg fino al 2012, quando Tuareg e forze islamiche sono insorte contro il presidente Tourè e hanno preso il controllo del Mali settentrionale. Nel 2015 il governo e i ribelli separatisti Tuareg hanno firmato un accordo di pace, ma gli scontri di fatto non sono mai cessati. Le forti divisioni tra gli abitanti del nord (i Tuareg di origini berbere) e del sud del Mali (gruppi di etnia Mandè) hanno radici etniche, geografiche e storiche diverse, acuite dall’occupazione coloniale. Questa situazione di guerra civile è aggravata dal cambiamento climatico che produce fenomeni meteorologici estremi che si abbattono su vaste aree del paese. La foresta sta lentamente cedendo terreno al deserto del Sahara che avanza inesorabilmente mettendo in grave crisi la situazione già pesante dei contadini e degli allevatori. Proprio per tutte queste ragioni l’ONU ha deciso di intervenire con i caschi blu in queste terre dilaniate dalla miseria e dalla violenza. Nel 2021 il personale ONU in Mali era di 18.108 unità di cui 15.209 in divisa tra esercito e polizia.

La missione MINUSMA si articola su tre fronti: il primo ha l’intento di proteggere i civili attraverso il dialogo e la mediazione tra le parti in conflitto, il secondo si occupa di organizzare le attività sul campo dei militari che costituiscono con la loro presenza sul territorio un deterrente contro situazioni pericolose per l’incolumità dei civili, infine il terzo è quello di pianificare programmi su larga scala per il mantenimento della pace a medio e lungo termine supportando ad esempio i progetti realizzati all’interno delle comunità locali.

La missione ONU va avanti ormai da anni ma ancora non siamo arrivati ad una situazione di pace. L’Occidente mette a disposizione i caschi blu e le risorse per sedare i conflitti, ma non dimentichiamo che è stato proprio l’Occidente a privare queste terre delle risorse e dei beni principali, tracciando spesso confini arbitrari nel la costruzione degli stati africani attuali senza tener conto della storia, della cultura e dei rapporti tra le varie etnie.

La popolazione del Mali ha bisogno di interventi costruttivi che rendano la vita di questa gente degna di essere vissuta.

CLASSE 2D, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CERTALDO, a.s. 2021-22


L’infografica Atlante Missioni ONU è stata gentilmente concessa da www.atlandedelleguerre.it


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